Oratorio Estivo
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F.A.Q.
Domande frequenti
In questa sezione sono riportate le domande che più di frequente vengono poste alle Segreterie Parrocchiali dai fedeli e da chi vuole intraprendere un cammino nella nostra Comunità.
Il Battesimo dei Bambini
- A chi ci si deve rivolgere per un Battesimo?
I genitori, che desiderano battezzare un figlio, sono invitati a prendere personalmente contatto col Parroco e in questa occasione, in un dialogo familiare, espongono le motivazioni di questa richiesta: è l’occasione per compilare la domanda di richiesta del Battesimo (domanda che si può scaricare anche dal sito della Parrocchia) È buona cosa avviare il tutto nelle prime settimane di vita del bambino. I genitori chiedendo il battesimo si impegnano a una coerente vita cristiana.
- Quanto tempo prima?
È consigliabile prendere contatto col sacerdote almeno due o tre mesi prima della data del Battesimo così che si possa preparare bene il tutto.
- C’è qualche incontro di preparazione?
Ci saranno due incontri:
- nel mese che precede la celebrazione una catechista verrà in casa per incontrare la famiglia che chiede il Battesimo;
- il Sabato che precede il Battesimo, otto giorni prima, le famiglie coinvolte sono invitate ad un incontro per comprendere il significato del Sacramento e della sua celebrazione nei riti e nelle parole. A seconda delle situazioni, le modalità possono variare; ci si accorderà personalmente.
- Il Battesimo può essere celebrato in qualsiasi chiesa?
Ci si deve rivolgere al parroco della propria Parrocchia. Per poter celebrare il Battesimo fuori della propria Parrocchia è necessario il nulla osta del proprio Parroco.
Nella nostra Comunità si celebra comunitariamente il Battesimo dei bambini di solito la prima domenica del mese alle ore 16.00. La celebrazione, attraverso la presenza dei genitori, dei parenti, degli invitati, del popolo di Dio esprime chiaramente l’importanza del momento, attraverso il silenzio, la festa comune, il canto, l’ascolto della Parola di Dio e la gioia interiore di accogliere nella Chiesa una nuova vita.
- Quando inizia il percorso in preparazione alla Prima Comunione?
Il cammino inizia non prima degli 8 anni (2 elementare) e prevede 4 tappe: Anno dell’Accoglienza, Anno del Discepolato, Anno della Comunione e Anno della Cresima. Non si tiene conto del ritmo scolastico: a qualsiasi età si inizi, si compiranno i percorsi sopra indicati. In questo cammino sono previsti, lungo ogni anno, incontri specifici per i genitori.
- A chi rivolgersi per l’iscrizione al cammino?
L’iscrizione viene fatta da un genitore, presso la segreteria dell’Oratorio. I moduli, con l’indicazione degli orari, vengono normalmente consegnati ai ragazzi fuori dalla scuola.
- Dove si svolgono gli incontri?
Luogo ordinario della catechesi per i ragazzi e le ragazze è l’Oratorio. Gli incontri sono affidati a catechisti ed educatori che hanno il loro riferimento nel Parroco e nel Vicario del Parroco.
Iniziazione Cristiana di Adulti e Ragazzi non battezzati o non cresimati
- A chi rivolgersi per Battesimo o Cresima di adulti o ragazzi oltre i 12 anni?
È necessario rivolgersi al Parroco, responsabile del cammino, che, aiutato da catechisti adulti, accompagna la persona che ne fa richiesta. A seconda dei casi si studierà, con l’interessato che chiede il Battesimo o la Cresima il percorso più adatto alla propria situazione. Il cammino in preparazione al Battesimo di un adulto, di norma, non durerà meno di due anni.
- Quando è possibile accostarsi alla Confessione?
- Tutti i sabati dalle 15.00 alle 18.00 sono presenti in chiesa parrocchiale uno o più sacerdoti.
- Il terzo sabato del mese, negli stessi orari, è presente anche un confessore straordinario.
- Nelle ricorrenze particolari o nei tempi forti sono previsti momenti di confessione comunitaria, alla sera, con la presenza di più sacerdoti
- In caso di necessità si può chiedere ai sacerdoti, tenendo conto degli impegni che hanno.
PREPARAZIONE AL MATRIMONIO
- A chi ci si deve rivolgere se vogliamo sposarci in Chiesa?
Al Parroco della Parrocchia dove abita uno dei due fidanzati; a scelta: o quello della futura sposa o quello del futuro sposo.
Prima di fissare data e orario del pranzo con il ristorante, SI CONCORDI COL PARROCO LA DATA E L’ORARIO DELLA CELEBRAZIONE
- Quanto tempo prima ci si deve rivolgere al parroco?
Almeno un anno prima della data del Matrimonio. E comunque informandosi per tempo sulle date dei Corsi in preparazione al Matrimonio: in alcune parrocchie potrebbe esserci un solo corso all’anno. Quindi si deve provvedere bene e per tempo!
- Dobbiamo partecipare a degli incontri?
Ogni parrocchia predispone una serie di incontri indispensabili per poter celebrare il Sacramento del Matrimonio. Nella nostra parrocchia si tiene un corso annuale nei mesi da gennaio a marzo. Di norma sono previsti 6 incontri in parrocchia (al lunedì sera), 4 incontri al Consultorio di Busto Arsizio e un incontro conclusivo con la celebrazione della S. Messa. Il corso deve essere fatto nell’anno che precede le nozze. Seguono il consensoe la preparazione della liturgia nuziale. I fidanzati interessati agli incontri prendano personalmente contatto con il Parroco così che ci si possa conoscere prima dell’inizio degli incontri.
Entro metà dicembre 2021 è necessario presentarsi al Parroco per iscriversi al percorso.
- Gli incontri vanno seguiti nella propria parrocchia?
Possibilmente sì, con il prete che poi vi seguirà nel percorso verso il Matrimonio. Tuttavia, per varie ragioni si possono frequentare i corsi anche in altra parrocchia. Al termine sarà rilasciato un attestato di partecipazione che sarà da presentare al Parroco che istruisce la pratica matrimoniale.
- L’attestato di frequenza al corso ha una scadenza?
No, a meno che le vicende della vita portino a cambiare il fidanzato o la fidanzata …
- Si può scegliere la Chiesa che si vuole per la celebrazione?
Si può celebrare il Matrimonio nella parrocchia in cui si abita, nella parrocchia di origine, nella parrocchia in cui si andrà ad abitare, nella parrocchia che si frequenta abitualmente nella propria vita di fede. Normalmente nella chiesa parrocchiale.
- Quali documenti è necessario predisporre per sposarsi in Chiesa?
Il Parroco che istruisce la pratica vi indicherà puntualmente ciò che serve.
- Il consenso quanto tempo prima deve essere fatto?
Normalmente tre/quattro mesi prima della celebrazione delle nozze.
- Si deve pagare qualcosa alla Parrocchia?
È buona consuetudine in occasione del Matrimonio predisporre un’offerta libera per la Parrocchia. Può essere consegnata in qualsiasi momento al Parroco. Come del resto è buona consuetudine in occasione delle nozze pensare a sostenere qualche situazione di povertà. La celebrazione delle nozze sia il culmine di un cammino di fede: sono da richiamare un clima e uno stile sobrio, una partecipazione attenta, dignitosa e rispettosa del passo che gli sposi stanno compiendo.
- Quanti possono essere i testimoni e che caratteristiche devono avere?
I testimoni possono essere almeno due e non più di quattro. È richiesto che abbiano compiuto 18 anni e che comprendano il significato del compito che svolgono.
- Quando è opportuno chiedere l’Unzione degli Infermi?
Si deve superare l’associazione di questo sacramento con il morire. L’Unzione degli infermi conferisce la grazia del conforto, della pace e del coraggio per superare le difficoltà fisiche, morali e spirituali, connesse con lo stato di malattia grave o di debolezza nella vecchiaia.
Quindi, quando si verifichi una di queste condizioni, i familiari non esitino a chiamare il Parroco o uno dei sacerdoti che sono sempre disponibili.
- Cosa fare se muore un proprio congiunto?
L’annuncio della morte sia dato al Parroco possibilmente direttamente dai familiari del defunto. Il suono della campana annuncerà all’intera comunità la “partenza” di un suo figlio, invitando a pregare per lui.
- Quali sono i riti liturgici che accompagnano il saluto al defunto?
- La veglia funebre o il Rosario: nel tardo pomeriggio che precede il funerale è cosa buona la preghiera con tutti i familiari e altre persone, guidata dal Parroco o da un suo delegato. La famiglia si metta d’accordo con il Parroco.
- Le esequie: sono saluto corale della Comunità a un figlio che parte, sono affidamento a Dio, sono vicinanza al dolore dei familiari, sorretti dalla speranza della nostra fede e dalla certezza della vittoria di Cristo sulla morte.
- È possibile accedere alla cremazione di un proprio defunto?
«La Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia, non proibisce la cremazione a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana» (can. 1176).
Una legge civile del 2001 in materia di cremazione contempla anche, a precise condizioni, l’affidamento dell’urna cineraria ai familiari. Pur comprendendo le profonde ragioni affettive all’origine di tale scelta, le norme della Chiesa, senza giungere a un’esplicita e generalizzata condanna, esprimono una profonda contrarietà alla conservazione delle ceneri in case private, anziché nel cimitero. È una posizione suggerita da ragioni non solo ecclesiali, ma anche molto umane. Per il cristiano la morte non separa da quella comunione ecclesiale di cui il cimitero è segno. Il cimitero è per i cristiani una manifestazione di fede in quella Chiesa che unisce nella vita terrena e anche oltre la morte. La vita cristiana non è una faccenda privata, ma di relazione con gli altri… anche dopo la morte.
- È impegno di tutti i presenti far sì che i funerali esprimano un gesto di fede e di grande rispetto col silenzio e la preghiera!
EMERGENZA UCRAINA
Info presso la S. Vincenzo parrocchiale 0331 634019
IBAN della S. Vincenzo IT67B0306909606100000127247